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Perché la Rai non informa sul Referendum del 7 ottobre?
Su l'Unità del 21.09.2001

ROMA. Dopo avere rimproverato i capigruppo del centrodestra, i presidenti delle Camere hanno convocato la riunione della commissione parlamentare di vigilanza per lunedì prossimo, 24, alle sei e mezza del pomeriggio. E il Cda della Rai ha impegnato il direttore generale, Claudio Cappon, a dare alle testate della tv pubblica le indicazioni per una corretta informazione sul referendum sul federalismo. Si va superando l'"impasse" di comunicazione sul voto del 7 ottobre. Se lunedì sarà finalmente eletto il presidente della Vigilanza, la commissione stilerà il regolamento per la campagna elettorale. Il favorito resta Claudio Petruccioli, candidato dell'Ulivo, se la maggioranza è presente e si astiene dal voto, a meno che, ma è poco probabile, non optino per Landolfi, di An.

Pierferdinando Casini e Marcello Pera hanno quindi accolto le proteste del centrosinistra, imbarazzati dalla gravità del buco istituzionale causato dall'"atteggiamento ostruzionista" da parte della stessa maggioranza.

In realtà lo scontro nel centrodestra è forte, e la partita è guidata da An che punta al controllo della tv pubblica per un equilibrio con Berlusconi. Il quale si trova in un ulteriore conflitto rispetto all'immagine bipartisan che sta cercando di darsi. E le pressioni da via della Scrofa non faciliteranno certo il lavoro di Pera e Casini nella scelta, a febbraio, dei vertici Rai. Il centrosinistra è soddisfatto dell'intervento dei presidenti delle Camere, lo Sdi persino li "ringrazia". Ma sia fra i Ds che nella Margherita si fa avanti il timore di una "colonizzazione" monocolore della rete pubblica, anche per via dei nomi dell'organigramma che cominciano a circolare in Viale Mazzini. Giuseppe Giulietti, Ds, denuncia un "lavorio del centrodestra sul direttore generale, Cappon: girano voci che vada a Finmeccanica, puntano a farlo dimettere entro martedì, appunto.



  20 settembre